La candida è un lievito innocuo che tutti noi abbiamo a livello intestinale e vaginale, mantenuta “sotto controllo” dalla flora batterica. Quando però questi equilibri si rompono – vuoi per l’abbassamento delle difese immunitarie, l’uso eccessivo di antibiotici, stress, uso prolungato di contraccettivi orali, dieta squilibrata- può diventare più aggressiva, proliferare e generare candidosi (generalmente da Candida albicans).
Alcuni studi dimostrano che questo problema colpisce circa il 70-75% delle donne in età fertile, ma ricordiamoci che anche gli uomini non ne sono immuni e si può trasmettere per via sessuale!
I sintomi possono essere diversi: generalmente quando è localizzata a livello vaginale determina un fastidioso prurito intimo, perdite (biancastre, da qui probabilmente il termine albicans) e problemi nella sfera intima. A livello intestinale e sistemico può generare disturbi dell’umore, affaticamento, mal di testa, cattiva digestione.
La candida trae forza da un ambiente acido, umido e ricco di zuccheri. Uno dei sintomi che può far sospettare un’infezione da Candida è l’eccessivo desiderio di dolci, pane, pizza, pasta. Infatti sembra che la tossina da essa prodotta possa agire a livello del sistema nervoso spingendoci alla ricerca di quegli alimenti che ne favoriscono la proliferazione.
Nel caso di candidosi occorre fare cure specifiche, ma l’alimentazione può aiutare a ridurre la sua proliferazione ed attenuare i sintomi. Si consiglia di evitare per un periodo tutti i dolci, lo zucchero, i carboidrati ad alto indice glicemico e lievitati (pane e pizza), i latticini, alcolici, birra. Privilegiare carboidrati a basso indice glicemico (come cereali in chicco o integrali), verdure, legumi, carne e pesce magri. Anche la frutta andrebbe limitata perché ricca di zuccheri.
Un aiuto importante dalla natura sembrerebbe derivare dall’acido caprilico, acido grasso a corta catena solitamente estratto dall’olio di cocco. L’aglio, essendo un ottimo antibiotico ed antimicotico naturale può servire come l’olio essenziale di origano ed il tea tree.
Occorre aiutare anche la flora batterica intestinale e vaginale a ritornare in eubiosi, ossia in equilibrio. In particolar modo sono importanti i Lattobacilli, Enterococcus faecium, Saccharomyces Boulardii.
Naturalmente ogni caso deve essere valutato a sé.
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